L’antica Carbonara
L’antico borgo di Aquilonia si trova in provincia di Avellino ed era anticamente conosciuta come la città di Carbonia, probabilmente per via dell’importante produzione di carbone vegetale o forse per la forte presenza di pietre contenenti petrolio che bruciavano come petrolio.
L’antica Carbonara era una città sannita fortificata, coinvolta nelle guerre contro la civiltà romana che alla fine ebbe la meglio; il paese viveva di economia pastorale basata sullo sfruttamento dei pascoli e dei boschi.
Mantenne questo nome sia durante il periodo sannita che quello romano e lo mantenne fino all’unità d’Italia nel 1861, dopo che una violenta sommossa popolare scoppiò all’interno del paese di Carbonara, uccidendo nove persone. Affinché il borgo non rimanesse legato a quello spietato evento contro l’unità d’Italia, i cittadini ottennero di chiamare il paese Aquilonia.
Una recente iniziativa degli amministratori ha ricordato il nome originario e storico del paese facendo inserire nello stemma civico la scritta Olim mihi fuit nomen Carbonara (Una volta mi chiamavo Carbonara).
Nel 1930 fu completamente distrutta da il terremoto del Vulture e in seguito il paese fu ricostruito in un luogo più alto rispetto all’antico borgo.
Nei secoli del dominio romano, il paese sopravvisse come municipio e ne seguì le vicende storiche fino alla sua decadenza ed all’arrivo dei popoli del nord Europa, quando, per difendersi, si arricchì di una rocca fortificata e divenne, insieme ai suoi casali, un centro militare a presidio della vallata dell’Osento e dell’Ofanto.
Risalendo verso il Rione Castello, si lambiscono gli angoli degli edifici, i portali con le superstiti iscrizioni e gli stemmi; dalla piazza che ha preso il posto dello scomparso castello longobardo si gode uno splendido panorama sulle vallate irpine, fino alla lontana Capitanata, un tempo solcata dalle vie di transumanza.
Aquilonia vecchia, ora, è solo l’immagine di qualche rovina abbandonata che si trova appena sotto la nuova città, ma è un luogo di affascinante solitudine dove si respirano la storia e la tragedia, due componenti familiari alla nostra Italia. all’interno del Parco archeologico è stato aperto anche il Museo delle Città Itineranti.
Ad Aquilonia si svolge, tra le altre, la festa di S. Pietro martire che vede coinvolto soprattutto il mondo contadino ed è caratterizzata dalla costruzione di croci di canna o di legno da sistemare nei campi o in qualsiasi altro luogo per cui si richieda protezione.
Ai turisti e visitatori è invece dedicata la Sagra contadina, che si svolge per le strade della città e nel Parco Archeologico dell’antica Carbonara, dove la genuina gastronomia contadina locale ed i prodotti tipici dell’Irpinia sono protagonisti; tra questi l’olio extravergine di oliva “Irpinia – Colline dell’Ufita” Dop ed i vini “Irpinia” Igp bianco, rosso e rosato.
Prodotti d’eccellenza che si possono gustare nella vera sorpresa del parco archeologico dove, nel bel mezzo delle rovine e del nulla, troverai davanti ai tuoi occhi un’osteria in pietra, un cuoco che farebbe invidia agli chef stellati e una cucina con quei prodotti unici, tipici di una terra che non ha mai perso le sue radici e la sua tradizione.
ph. copertina by Domenico Nardozza