Staffolo (AN), Il balcone della Vallesina

Staffolo (AN), Il balcone della Vallesina

Le Marche sono una regione che si affaccia al mare e che si estende fino agli Appennini.

Viaggiare fra le sue colline è il modo migliore di conoscere questa regione, cosi variegata e così genuina.

Addentrandosi da qualsiasi parte si acceda dalla regione potrete fruire di un paesaggio dolce e morbido che alterna una vista a 360 gradi a strette gole impervie.

In una vallata che si apre dal mare verso la Gola della Rossa e di Frasassi potete trovare Staffolo, denominato il “balcone della Vallesina” per l’impareggiabile panorama. Si trova su un colle ed è avvolto dall’antica cinta muraria, in parte in perfetto stato di conservazione.

Lasciando il Mare Adriatico, da Ancona possiamo arrivare velocemente a Staffolo utilizzando la superstrada SS 76 fino a Jesi, per poi inerpicarsi fino a raggiungere il centro di Staffolo, o percorrere le diverse strade secondarie che, crinale dopo crinale, con paesaggi che ben rappresentano la bellezza di questa regione, e divertenti da guidare, ci permetteranno di spegnere i motori di fronte alla porta di ingresso delle mura del borgo, ammirando il panorama che si apre sulla valle del fiume Esino, verso il mare, fino a scorgere l’enorme spaccatura nella montagna, chiamata Gola della Rossa, e il profilo riconoscibilissimo del Monte San Vicino.

Siamo nella zona di produzione del Verdicchio, un vino bianco pregiatissimo, con una forte personalità, e a Staffolo si trova il maggior numero di cantine produttrici.

Siamo a 441 mt sul livello del mare e sarà bello perdersi nei suoi vicoli, visitare le zone d’interesse, andare per cantine e lasciarsi impigrire al sole sulle panchine alla vista della valle con gli occhi che potranno spaziare fino al mare.

Un modo diverso, “slow” di trascorrere una vacanza a contatto con paesaggi ameni, tradizione, storia, arte ed enogastronomia.

Da vedere:

  • Parrocchia d Sant’Egidio con il suo polittico
  • Cinta muraria con il torrione dell’Albornoz
  • Il museo
  • Chiesa di San Francesco con l’organo veneto, di Gaetano Callido, ancora funzionante
  • Chiesa di Sana Maria della Castellaretta
  • Il museo dell’arte del vino e contadina

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