Toscana Gran Tour_Pt.3: Pratomagno e le Balze

Toscana Gran Tour_Pt.3: Pratomagno e le Balze

E, senza accorgersene, abbiamo varcato i confini del Pratomagno, la dorsale che si innalza tra il Valdarno superiore e il Casentino a nord-ovest di Arezzo La vetta più alta, Croce di Pratomagno,  raggiunge quota 1592

La Croce del Pratomagno è un monumento che fu inaugurato il 2 settembre 1928: si tratta di una grande croce modulare in ferro che domina tutto il massiccio ed è visibile anche da grande distanza. Nel novembre 1966 a causa del maltempo crollò la parte alta che fu in seguito ricollocata nel 1969.

Sulla cima del Pratomagno si schiantò il trasvolatore ed eroe della prima guerra mondiale australiano Herbert John Louis Hinkler durante un tentativo di viaggio dall’Inghilterra all’Australia. Una lapide commemorativa ricorda il tragico evento avvenuto probabilmente l’8 gennaio 1933 Soprattutto d’estate, il Pratomagno è meta di cicloamatori ed escursionisti. Il Pratomagno è un luogo assai panoramico, soprattutto verso la direttrice sud-sud ovest; lo sguardo spazia infatti dall’Appennino Tosco-Emiliano fino al Monte Amiata e al Monte Cetona verso il Lazio, e fino alle vette che dividono l’Umbria dalle Marche (Monti Sibillini).

La Croce del Pratomagno veglierà sulla nostra discesa lungo la Panoramica del Pratomagno, una via mai percorsa dal sottoscritto ma che non ho potuto non includere  vista la promessa insita nella sua denominazione.

D’ora in avanti, cari colleghi, entro in un territorio inesplorato. Come dire, si procede per sentito dire…

Ci attende Trappola, il gioiellino in pietra del Pratomagno (800 slm). Il nome Trappola ha sempre suscitato curiosità e sembra essere attribuito a questo antico castello in virtù di una leggenda, secondo la quale alcuni personaggi nobili tedeschi e romani, smarritisi nella montagna, furono salvati dai pastori e dai carbonai autoctoni.

Questi personaggi vi trovarono un luogo adatto alla difesa costruendo una roccaforte fortificata, cinta da mura di cui sono ancora oggi visibili le rovine di una torre. I cognomi predominanti del paese, Baroni, Romoli, Bartolini danno veridicità alla leggenda. Molte fonti fanno risalire direttamente a Federico Barbarossa la “primogenitura” dell’insediamento. Nei dintorni si trovano anche Trevane, Lanciolina, Chiassaia. Si scende ancora…

Ecco Loro Ciuffena.
Il centro storico è d’origine medievale ma Loro Ciuffenna ha origini ben più antiche nella zona sono stati trovati reperti Etruschi e Romani.

Loro Ciuffenna conserva il mulino ad acqua ancora funzionante più vecchio della Toscana. Molto scenografico è il vecchio borgo costruito su gole a strapiombo sul fiume e dove è possibile ammirare un suggestivo intreccio di viuzze e vicoli lastricati in pietra. Nelle vicinanze di Loro Ciuffenna, si possono ammirare Le Balze uno dei paesaggi più belli e affascinanti del Valdarno, il paesaggio che fa da sfondo alla celebre Gioconda di Leonardo da Vinci.

 

 

Pier Luigi Martelli

 

 

 

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